Per garantire al bambino un’ integrazione il più possibile serena in asilo nido, è importante limitare al massimo lo stato d’ansia causato dalla separazione dalle figure familiari e dal contesto di vita abituale. La prima preoccupazione delle educatrici è che possa trovare in questo nuovo ambiente punti di riferimento sicuri sul piano affettivo: è infatti all’interno di una relazione affettiva privilegiata e stabile che nascono e si fortificano i sentimenti di sicurezza che sono alla base di una personalità equilibrata.

Di qui scaturisce l’importanza della figura di riferimento che si occupa di lui nei momenti fondamentali che esigono il rapporto a due: il momento del cibo, del cambio e del sonno.

Il ruolo dell’educatrice dei nidi “Ala Materna” ed “E. Parora” può essere visto sotto due aspetti fondamentali: da un lato l’aspetto dell’adulto “esperto” con cui i genitori condividono le quotidiane cure del proprio bambino e dall’altro quello del componente di un’équipe che organizza con competenza la vita dei bambini del nido.

Le educatrici operano secondo una programmazione educativa discussa e concordata collegialmente che viene condivisa con le famiglie nei vari momenti d’incontro e realizzano un piano di lavoro comune che indica attraverso quali atteggiamenti e proposte educative pratiche si intende agire per le finalità generali e gli obiettivi specifici. Le educatrici svolgono un serio lavoro di aggiornamento (viene attuato un corso annuale della durata di 20 ore) e si riuniscono regolarmente per programmare e verificare aspetti organizzativi ed interventi educativi.